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La Creazione

Io Lilith e Beatrice

Nel tardo pomeridiano

BEATRICE

ancora ride parla cammina

Ancor si crede signora e regina …

 

Ma LILITH giunge

E come ala di farfalla palpita piano…

 

Si insinua nella mente

Muta e guardinga attende

l’attimo opportuno

Nel quotidiano colpo di mano

rubare scettro e corona

Rivendicare spazio 

diventarne padrona

 

Nelle fredde tiepide sere

è lotta estenuante fra le due signore

Di egual dignità son dame

Ognuna è vestale

di chiare misteriose trame

 

Ognuna porta in sé verità inconcludenti

Chiede la gioia una

Supplica l’altra ammonimenti

Ognuna di sé porta avanti

vaghi desideri dubbie convinzioni

Vitali impulsi delle sensazioni

della tristezza le rassegnazioni.

 

IO  mamma paziente

in eguale misura le sorelle nemiche ascolto

Ma è duro lavoro ed è fatica dura              

le  voci discordi ricomporre afferrare

e in durature certezze intrecciare

Poesando Spaesata

CS

Vittoria

Poesando Spaesata

AF

Daniela

 

BEATRICE è nata dopo E' la maggiore

Custodisce in sé saggi consigli proponimenti accorti

Mille cangianti frammenti di sole

 

Della quotidiana luce è vita

Della  memoria  e del ragionamento

ormai è donna madre amica

 

Giudiziosa e cauta ricama

semplici arazzi in complessa trama

 

Del futuro crea  progetto senza fine

Il presente sfuma in astratte conoscenze

 

Ma l’occhio è stanco

A volte i fili diventano matassa

di ricordi stretti  inutili esperienze

Cadono ago e tela ed i pensieri

 

Tristi si adombrano

Confondendo oggi  manipolando ieri

 

 

LILITH  è nata prima E' la minore

 

Figlia del nonricordo e degli impulsi ad ore

Orgogliosa bimba della notte

vaga inquieta e vuole vuole

Non conosce altre parole

 

Sogna attimi totali Gioca cade si fa male

Si rialza dolorante Prova ancora inconcludente

Grida a vuoto il suo dolore

 

Con  la rabbia chiede amore

Con la guerra tenerezza

Con la forza una carezza

 

Non conosce strategie della logica perversa

Aborrisce ipocrisie Sa di essere diversa

 

Accende gli attimi presenti

in lucentezza vacua stellare

Ma  l’udito è nel tacere

Troppo spesso i sogni suoi son da buttare

 

Cadon le stelle e il cielo della notte

Vuoto si adombra sulle ferite aperte

Péoesando Spaesata

NN

Poesando Spaesata

CS

Cecilia

 

BEATRICE sussurra 

LILITH  GRIDA

 

Non così  impaziente … sorellina mia …

TU DORMI SEMPRE! SCRUTA LA VIA!

A nulla ti son valsi gli errori precedenti?

IO VOGLIO ESSERE! DELLA PAURA

SONO I TUOI AMMONIMENTI!

 

Incosciente e incauta  Forse ciò che vuoi

Non è  ciò che tu con prepotenza chiedi

E’ evidenza che non vuoi capire

Ma io sono stanca

Lunga la mia giornata Desidero dormire

 

SORELLA  TI PREGO

STAMMI VICINA  E ASCOLTAMI ANCORA!

RIPOSEREMO FORSE POI

QUANDO PER NOI GIUNGERA ’ L’ ORA …

 

 

Nella notte che avanza

e nel giorno si sfinisce

Nella  muta stanza

IO

abbraccio LILITH

accarezzo BEATRICE

 

Cerchiamo il sonnopace

nelle solitarie coperte

Salvezza ultima e cura

contro le ore incerte

                                 

 

Disperatamente vive son le figlie mie

 

Embrioni imperfetti di parto travagliato

Odiato ogni giorno e nel contempo amato

Poesando Spaesata

CS

Poesando Spaesata

CS

Entrambe belle Entrambe incomplete

Le amo così

come CHI

del troppo amor si crede forte

 

E rischia di inciampare in una erre

Anagrammando il lor destino

 

e trasformando            AMORE

                               in  AMORTE

 

 

                                                              NN00

 

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